La rivista "Verifiche. Cultura. Educazione. Società" si occupa di politica scolastica nel Canton Ticino dal 1969. In questi quarant'anni ha accompagnato l'evoluzione della scuola ticinese nelle sue mille sfaccettature, nei sui tanti entusiasmi e nelle sue molte delusioni.
La rivista Verifiche presenta uno speciale da scaricare in PDF per riflettere sulla scuola, sui tagli e sulle risorse che uno Stato democratico può e deve mettere in campo per difendere l'istruzione delle future generazioni.
Questo numero doppio di Verifiche raccoglie gli articoli che compongono il dossier tematico, pubblicato in collaborazione con il Movimento della Scuola, DFA: una questione aperta.
Venerdì 18 febbraio 2011 si è tenuta nella Sala Aragonite di Manno la Festa del quarantesimo di Verifiche con Claudio Taddei e Fabio Pusterla. È stata l'occasione per fare un bilancio dell'attività della rivista ma anche per festeggiare un traguardo che porta con sé orgoglio per quanto fatto e responsabilità per il futuro.
Nel 2000 si ripartì con una nuova veste grafica, giovanile e variopinta, ideata da Patrizio Solcà; da allora, sulla grande foto di copertina, poche piccole finestre illustrano alcuni articoli di ogni numero.
Gli anni novanta diedero a Verifiche nuovo slancio e furono contraddistinti da profonde riflessioni sulla scuola e sulla società che sfociarono in attività multiformi destinate non solo al mondo strettamente scolastico.
Con l’istituzione della scuola media unica, si era aperto il grande cantiere delle riforme scolastiche. Un’opportunità per affrontare e mettere finalmente in pratica, con il beneplacito del dipartimento, molte delle nuove proposte sul tappeto.
Gli esordi della rivista coincisero con tempi assai travagliati, tanto da venir chiamati gli anni della repressione nella scuola. La nascita del PSA portò sulla scena politica una nuova opposizione di sinistra che negli anni settanta, insieme al Partito del lavoro, avrebbe raggiunto il dieci percento dell’elettorato. Autorità comunali e cantonali, abituate da sempre a gestire il potere in modo clientelare e secondo ripartizioni partitiche, vedevano come il fumo negli occhi l’arrivo di giovani che si prefiggevano di “cambiare la scuola per cambiare la società”.
Chi l’avrebbe mai detto che Verifiche sarebbe arrivata ai 40 anni tondi tondi portandoli ancora bene? Numero dopo numero, anno dopo anno, consapevole del bisogno di continuare a far sentire la propria modesta voce, senza clamore ma con dignità, questa rivista è riuscita a raggiungere il traguardo dei quaranta reggendosi unicamente, e sin dall’inizio, sul volontariato disinteressato.
Chi l’avrebbe mai detto che Verifiche sarebbe arrivata ai 40 anni tondi tondi portandoli ancora bene? Numero dopo numero, anno dopo anno, consapevole del bisogno di continuare a far sentire la propria modesta voce, senza clamore ma con dignità, questa rivista è riuscita a raggiungere il traguardo dei quaranta reggendosi unicamente, e sin dall’inizio, sul volontariato disinteressato.